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Il secondo rapporto EFSA sulle sostanze chimiche negli alimenti sottolinea il ruolo cruciale dei dati

Il secondo rapporto EFSA sulle sostanze chimiche negli alimenti sottolinea il ruolo cruciale dei dati

05/01/2017

Residui di pesticidi nelle verdure? Contaminanti nell'olio di palma? Tracce di farmaci veterinari nella carne? Questo rapporto mette a disposizione una panoramica dei dati raccolti dagli Stati membri dell'UE e dai portatori di interesse, analizzati dall'EFSA nel 2015 e 2016 allo scopo di tenere sotto controllo e valutare i livelli di sostanze chimiche negli alimenti. Si tratta di una forma di collaborazione che aiuta i responsabili delle politiche a proteggere la salute dei consumatori in Europa.

Barbara Gallani, a capo del dipartimento "Comunicazione e relazioni esterne" dell'EFSA ha dichiarato: "Il rapporto presenta una parte del nostro lavoro, che è già di pubblico dominio, ma in una forma più accessibile. Mette in evidenza il ruolo cruciale svolto dagli Stati membri dell'UE e dai portatori di interesse nella raccolta dei dati e riporta collegamenti ad articoli sul lavoro dell'EFSA apparsi sui social media, nonché ai pareri scientifici originari a ai rapporti da cui sono stati estratti i dati".

Pesticidi, farmaci veterinari, contaminanti

Il rapporto s'incentra su due relazioni annuali - sui residui di pesticidi e sui residui di farmaci veterinari - e sull'esposizione del consumatore a contaminanti da processo sui quali di recente si è appuntato l'interesse pubblico: l'acrilammide negli alimenti, gli esteri glicidici e il 3-MCPD in oli vegetali e alimenti.

Nell'insieme il rapporto mette in luce come i tassi di conformità agli obiettivi UE in materia di pesticidi e farmaci veterinari continuino a essere elevati. Evidenzia inoltre come i dati sui livelli di questi contaminanti da processo nei prodotti alimentari servano a orientare i responsabili politici aiutandoli a individuare modalità per ridurre ulteriormente l'esposizione dei consumatori a tali sostanze.

Tra i compiti dell'EFSA c'è quello di comunicare con chiarezza ai cittadini europei le risultanze del proprio lavoro di valutazione del rischio. Il rapporto in argomento si prefigge dunque di informare meglio il grande pubblico e risponde a una espressa richiesta della Commissione europea. 

Il ruolo cruciale degli Stati membri dell'UE e dei portatori di interesse

In tutta Europa, gli Stati membri dell'UE e i portatori di interesse raccolgono, osservano e analizzano i dati sui livelli di sostanze chimiche in piante, animali, cibi e bevande. Questo lavoro aiuta le autorità nazionali ed europee a tenersi al corrente circa la situazione reale e a misurare l'efficacia dei controlli in essere. Può anche aiutarle a capire se occorrano nuove valutazioni in termini di sicurezza o misure di controllo, oltre che a stabilire le priorità per le future attività di finanziamento alla ricerca e di raccolta dati.

I dati raccolti possono essere utilizzati anche per le valutazioni del rischio relativo a singole sostanze, come i due esempi di contaminanti di processo citati in questo rapporto.